mercoledì 3 agosto 2011

Incubi


In certi periodi dell'anno mi capita di ricordare più facilmente i sogni. Alcuni sono talmente interessanti che mi piace scriverli per ricordarli.
Negli ultimi giorni più che di sogni si è trattato di due incubi, cosa che - da quando ero bambino - mi pare non mi fosse più capitata.

Primo sogno, tre o quattro notti fa.
Mi trovavo con un'altra persona di ritorno da un lungo viaggio in macchina. Si deve ripartire insieme per ritornare. Do per scontato che il mio accompagnatore - che guida - mi aspetti. Mi attardo un po' e lui invece parte da solo. Mi ritrovo quindi a fare la strada a piedi, insieme ad un altro anonimo accompagnatore. La strada è davanti a me, lunghissima, fatta di molti tornanti. Vengo preso dallo scoraggiamento e mi dico "non ce la posso fare". 

Secondo sogno, ieri notte.
Sono in una grande casa, indefinibile. Lascio un gruppo di persone - anonime - e vado verso l'uscita, scendendo delle scalette piuttosto ripide. Mentre sono circa a metà, vedo una persona - un ladro - entrare e dirigersi velocemente verso destra. Ho la consapevolezza che gli altri abitanti della casa sono lontani e non mi possono sentire, ma in preda alla paura cerco di gridare con tutta la voce che ho, ma dalla gola non viene fuori nessun suono: non riesco a gridare. A un certo punto faccio uno sforzo enorme e lancio un urlo, lo stesso urlo che mi sveglia. Sono le tre e mezzo e mi ritrovo nel mio letto, frastornato: ho gridato davvero, oppure è stato solo un sogno?


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